Ad Assisi per restituire a Capitini ciò che gli spetta
- Francesco Pullia
- Categoria: Figure significative della nonviolenza
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Tra un anno ricorrerà il cinquantesimo anniversario della marcia Perugia-Assisi fortemente voluta e organizzata da Aldo Capitini. L'importanza dell'evento non ci può, di certo, sfuggire e richiede una seria riflessione anche a livello organizzativo. Spostare i nostri appuntamenti congressuali da Chianciano ad Assisi, in una regione in cui la sinistra si è ormai caratterizzata come regime, avrebbe il significato di un preciso e forte segnale politico. Bisogna cominciare a preparare con un anno di anticipo un grande appuntamento che ridia finalmente a Capitini la centralità politica che gli spetta e rilanci il valore, il senso di una marcia le cui motivazioni sono state nel corso di un decennio distorte, quando non defraudate.
Il gioioso funerale di Giuseppe Gozzini
- Mario Pancera
- Categoria: Figure significative della nonviolenza
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Se ne è andato un maestro di pace, un giusto. Né bandiere né fiori ma amicizia, a Milano, per il primo cattolico obiettore di coscienza
di Mario Pancera
Giuseppe Gozzini fu il primo cattolico a rifiutare il servizio militare negli anni Sessanta quando protestare civilmente contro la guerra e le armi significava finire nel carcere di Fortezza da Basso, a Firenze, subire processi e sostenere l'esecrazione non soltanto di chi pensava solo agli armamenti, ma anche di cristiani bellicosi o impauriti da propagande ed eserciti ai confini del paese.
Con Danilo Dolci nel mondo dei vinti
- Norberto Bobbio
- Categoria: Figure significative della nonviolenza
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Vorrei che queste pagine fossero lette da tutti coloro che, in Italia, hanno una cattedra o un pulpito, e se ne servono per esaltare glorie nazionali magari remote o per flagellare terribilmente i vizi dei cattivi cristiani.
Sono pagine che scuotono sia la pigra sicurezza dei ripetitori compiaciuti di formule patriottiche sia il sussiego moralistico degli accusatori secondo le leggi stabilite. Sarebbe pure da augurarsi che le leggessero gli ideologi che pretendono di conoscere, essi soli, i segreti dell' ottima repubblica.
Sono pagine che costringono a rivedere i princìpi troppo alti, le sintesi troppo ambiziose, le dichiarazioni troppo solerti. (...)
Discorso di Martin Luther King all'assemblea della Montgomery Improvement
- Martin Luther King
- Categoria: Figure significative della nonviolenza
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Amici miei, siamo di certo molto lieti nel vedere ciascuno di voi qui questa sera.
Siamo qui stasera per una faccenda grave. In un senso generale, siamo qui perché prima di tutto e innanzi tutto siamo cittadini americani, e siamo decisi ad esercitare la nostra cittadinanza nel suo significato più pieno. Siamo qui anche a causa del nostro amore per la democrazia, perché abbiamo la radicata convinzione che la democrazia, quando da un fragile foglio di carta si traduce nella concretezza di un atto, è la migliore forma di governo che esista sulla terra.
Mario Gozzini ricorda don Lorenzo Milani
- Mario Gozzini
- Categoria: Figure significative della nonviolenza
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È il titolo dell'ottimo libro di Giorgio Pecorini (Baldini & Castoldi, 1996, pp. 420, lire 28.000), l'ultimo arrivato, per ora, ad accrescere la già copiosa messe di studi sul priore di Barbiana. L'interrogativo manzoniano è perfettamente appropriato, anche se, com'è ovvio, fra Carneade e don Abbondio, da una parte, e don Lorenzo, dall'altra, non c'è proprio nulla in comune.
Martin Luther King: pellegrinaggio alla nonviolenza
- Accademia Apuana della Pace
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Il disubbidiente obbediente. Ricordo di Lorenzo Milani (Filippo Gentiloni)
- Accademia Apuana della Pace
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Quaranta anni fa moriva don Milani. Molti ne hanno parlato in questi giorni: difficile dire se si è trattato soltanto del ricordo di un defunto lontano o di una presenza educativa e culturale ancora viva nella nostra scuola e nella nostra politica. Qualcuno ha anche ricordato che Esperienze pastorali non è stato ufficialmente riabilitato dall'autorità ecclesiastica che lo aveva condannato all'Indice dei libri proibiti.
Don Milani scriveva in una lettera alla mamma (14 luglio 1954): "Io ho la superba convinzione che le cariche di esplosivo che ho ammonticchiato in questi cinque anni non smetteranno di scoppiettare per almeno cinquanta sotto il sedere dei miei vincitori". Oggi diciamo che era troppo ottimista.
Preferiamo ricordarlo con le parole di Giorgio Pecorini, profondo conoscitore della scuola di Barbiana e ben noto ai lettori del "Manifesto": "Fin quando don Milani è stato vivo, gerarchia e integralismo, costretti dalla sua 'disobbedienza obbedientissimà a non scaricarlo, si sono rivalsi emarginandolo ed esiliandolo. Poi, dopo morto, un poco alla volta, hanno preso ad appropriarsene, via via facendosi gloria e vanto della ortodossia e del suo rigore, ma addomesticando l'una e l'altro, scegliendo fra le sue testimonianze quelle che, sapientemente o grossolanamente censurate e manipolate da capo secondo i diversi livelli di onestà e di gusto, parevano le più usabili in senso normalizzatore" ("Fà strada ai poveri senza farti strada").
Qui Pecorini cita, fra l'altro, una lettera di don Milani alla sorella Elena, che aveva temuto di dargli un dispiacere annunciandogli il proprio matrimonio civile: "Cara Elena, sono contentissimo che tu ti sposi e non ho nessun motivo di meravigliarmi o dolermi che tu lo faccia in Comune. Esser religiosi o esser cristiani è una fortuna, non un obbligo. Mi può dispiacere che tu non abbia questa fortuna, non che tu compia un atto in sintonia con quello che pensi". Posizione ancora più significativa oggi, in tempi di Dico.
Da segnalare, su "Adista", una lettera inedita a firma di "Lorenzo Milani, parroco di S. Andrea a Barbiana", diretta al professor Tommaso Fiore, dopo l'uscita di Esperienze pastorali. Don Milani si difende dalle accuse vaticane e scrive: "Dare la scuola ai poveri, tutto il resto sa di chiacchiere". Un bel compendio di una vita.
- L'altro lato della montagna. Su Martin Luther King (Darryl Lorenzo Wellington)
- Don Milani, torna!
- L'insegnamento di don Lorenzo Milani oggi tra Scuola e Impegno civile
- "Ciò che ho imparato" Di Danilo Dolci (Marcello Benfante)
- Un estratto da "Ciò che ho imparato" di Danilo Dolci
- Un solo mondo (Mohandas K. Gandhi)
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